Relazione di sintesi

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Relazione di sintesi

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Introduzione

L’agricoltura svolge un ruolo cruciale per la popolazione mondiale. È vitale per tutti gli esseri umani, indipendentemente dalla nazionalità, genere, etnia, religione. Nonostante le persone dipendano largamente dall’agricoltura per sopravvivere, dimenticano che per fornire una produzione vegetale e animale sufficiente sia necessario assicurarci che i nostri metodi di agricoltura siano sostenibili e ci permettano di coltivare nel futuro a lungo termine. Allo stesso modo, le persone devono comprendere l’importanza dell’adattamento ai cambiamenti climatici al fine di mantenere la qualità e la quantità delle produzioni.

Le carenze prolungate nell’approvvigionamento idrico causate dal numero crescente di periodi di siccità che
i paesi europei stanno sperimentando rappresenta un dato di fatto. La siccità è una caratteristica ricorrente del clima europeo che colpisce ogni anno frazioni considerevoli della popolazione continentale. La frequenza e la severità delle siccità meteorologiche ed idrologiche sono aumentate nella maggior parte dell’Europa. Diversi indici di siccità concordano sul fatto che l’aumento sia maggiore nell’Europa meridionale. Gli studi disponibili prevedono un ulteriore aumento nel corso del ventunesimo secolo della frequenza, della durata e della severità delle siccità meteorologiche e idrologiche per la maggior parte dell’Europa, ad eccezione di parti dell’Europa centro-orientale e nord-orientale. Il maggiore aumento delle condizioni di siccità è previsto per l’Europa meridionale, dove aumenterà la competizione per l’acqua da parte di consumatori di diversi settori, come l’agricoltura, l’industria, il turismo e l’uso domestico.

Nonostante la consapevolezza dell’intensificarsi dei fenomeni di siccità e dei conseguenti problemi socioeconomici, le misure adottate rimangono di natura reattiva e non preventiva, come spiega il WWF. Inoltre, la siccità è spesso aggravata dall’eccessivo sfruttamento dei terreni agricoli e da una non ottimale gestione dell’acqua da parte di aziende agricole sempre più grandi. La quota principale dell’utilizzo annuo di acqua riguarda l’agricoltura, con un totale del 40%. Secondo Eurostat, circa il 40% dei terreni in Europa è utilizzato per scopi agricoli.

Questo rapporto di sintesi è basato sul confronto dello stato dell’arte delle attuali strategie di adattamento
e dei sistemi di gestione della risorsa idrica attuate nei paesi partner – ovvero Belgio, Repubblica Ceca, Cipro, Germania, Italia e Spagna. Inoltre, il rapporto analizza gli attuali quadri legislativi nei paesi sopra citati per quanto riguarda la gestione della risorsa idrica in agricoltura, nonché programmi e iniziative statali.

Le principali fonti informative per questo rapporto sono state ricerche documentali e interviste con esperti in materia di gestione della risorsa idrica, agricoltura, siccità, iniziative istituzionali per l’ambiente, ecc.

Informazioni chiave sulla siccità nei paesi partner

Evoluzione storica della siccità

La siccità è sempre stata un argomento di interesse e il suo monitoraggio è stato effettuato con varie metodologie, negli ultimi secoli sulla base di dati scientifici, campionamenti di alberi e altri metodi.

In Europa, la siccità non colpisce solo le zone semiaride come la regione mediterranea. Eventi prolungati di siccità hanno ripetutamente colpito anche l’Europa occidentale e centrale, le isole britanniche, la Scandinavia e l’Europa orientale.

Le principali pietre miliari del cambiamento climatico negli ultimi 50 anni

  • La siccità è una caratteristica ricorrente del clima europeo che colpisce ogni anno frazioni considerevoli della popolazione dell’UE. Sebbene i numeri esatti e le relative tendenze dipendano dallo specifico indice di siccità utilizzato, vi è un accordo generale sul fatto che il Mediterraneo sia un hotspot per quanto riguarda la siccità (per una panoramica degli indicatori e degli indici di siccità, consultare una recente pubblicazione della World Meteorological Organization).
  • Nella maggior parte del continente europeo le simulazioni di scenari climatici futuri indicano limitate variazioni statisticamente significative del contenuto idrico del suolo fino alla metà del XXI secolo. Nello scenario di riscaldamento globale di 2°C, le regioni mediterranee saranno quelle più colpite in termini di riduzione dell’umidità del suolo, calcolata come media annuale. Dall’altro lato, il Nord e l’Est Europa potranno avere un futuro aumento della disponibilità idrica nel suolo, comunque concentrato durante le stagioni più piovose. I pattern previsti di cambiamento del rischio di siccità sono in linea con le tendenze osservate in tutta Europa negli ultimi 50 anni: più siccità nella regione occidentale del Mediterraneo e meno siccità nell’Europa centrale e orientale. Quindi, le variazioni future in tutto il continente determineranno un’ulteriore polarizzazione sia della disponibilità idrica che della severità della siccità. Aree problematiche saranno rappresentate, ad esempio, dall’Andalusia, l’Estremadura e l’Algarve, perché le variazioni di umidità del suolo saranno caratterizzate sia da una riduzione della media annuale che da un aumento della variabilità, con valori minimi annuali più bassi rispetto a quelli attuali. Inoltre, nello scenario climatico attuale, tali aree sono già caratterizzate da condizioni secche o semiaride e sono suscettibili a eventi di siccità.
  • All’inizio del XX secolo si è verificato un notevole aumento della temperatura dell’aria. L’importanza delle recenti siccità sul territorio europeo si ritrova analizzando le condizioni idroclimatiche a partire dalla seconda metà del XX secolo. È quindi possibile che i recenti eventi di siccità in Europa siano meno (o più) estremi di quanto stimato. Le sequenze annuali più lunghe con episodi secchi in ogni anno sono state 1778-1784, 1988-1994 e 2003-2009. Per questo motivo, le recenti siccità hanno ricevuto notevole attenzione.
  • Allo stesso tempo, di recente abbiamo assistito ad episodi di siccità più lunghi e intensi. Negli ultimi decenni abbiamo osservato episodi di siccità anche in anni in cui la quantità di precipitazioni annue era normale. Il motivo non è che si abbiano meno precipitazioni, ma l’aumento della temperatura dell’aria che ha determinato un aumento dell’evapotraspirazione. Tale tendenza può considerarsi una pietra miliare nel cambiamento climatico, determinando una progressiva alterazione dei bilanci idrologici continentali.

Panoramica dei periodi di siccità nei paesi partner dal xx secolo

Periodi di siccità in Belgio

1921, 1949, 1976, 1953 e 1956

Periodi di siccità in Germania

1959, 1976, 2003, 2018

Periodi di siccità a Cipro

1990 – 1991, 1996 – 2000, 2006 – 2009,
2012 – 2016

Periodi di siccità in Italia

1942 – 1950, 1988 – 1992, 1997 – 2001,
2003, 2007, 2012, 2017

Periodi di siccità in Repubblica Ceca:

1904, 1911, 1917, 1921, 1947, 1953 (1954),
1959, 1992, 2000, 2003, 2007

Periodi di siccità in Spagna

1909 – 1914, 1938 – 1939, 1941 – 1945,
1963 – 1964, 1979 – 1984, 1990 – 1995,
2005 – 2009, 2012 e 2017

Effetti del cambiamento climatico sull'agricoltura

Il cambiamento climatico è caratterizzato da fenomeni quali:
  • variazioni della temperatura dell’aria,
  • aumento dell’evaporazione e dell’evapotraspirazione,
  • cambiamento della distribuzione delle precipitazioni durante l’anno,
  • aumento delle precipitazioni estreme,
  • riduzione delle nevicate invernali,
  • riduzione dell’apporto idrico del suolo dopo l’inverno.

Gli effetti del cambiamento climatico hanno un forte impatto sull’agricoltura. L’aumento delle temperature, la diminuzione delle precipitazioni e la loro maggiore irregolarità, l’aumento dell’evapotraspirazione, l’allungamento dei periodi secchi (estati più lunghe), la temporanea diminuzione delle riserve idriche disponibili, la proliferazione di nuovi parassiti e altri fenomeni strettamente legati al cambiamento climatico, avranno effetti negativi sull’agricoltura e sull’allevamento nei prossimi anni.

A causa di diversi fattori, l’acqua nel terreno diventerà sempre meno meno accessibile per molte colture durante la stagione di crescita, come per esempio una asincrona distribuzione spazio-temporale delle precipitazioni, rispetto alle esigenze idriche e all’aumento dell’evapotraspirazione.

Lo sviluppo di precipitazioni estreme, ad esempio forti temporali e grandine, sono un problema rilevante che colpisce direttamente l’agricoltura (tali dati possono essere ricavati dai dati delle compagnie di assicurazione che pagano il risarcimento dei danni causati dalla grandine).

La stagione di crescita, la sua lunghezza e l’inizio cambiano. Malattie invasive e parassiti si spostano ad altitudini più elevate e si riproducono per un numero maggiore di generazioni. Negli ultimi anni ci sono stati periodi in cui anche colture tradizionalmente meno colpite dalla siccità, come i cereali, hanno dovuto far fronte a carenze idriche, allargando il problema che era tipicamente legato a colture con uso di acqua intensivo come la frutticoltura.

Principali problemi causati dalla siccità

La siccità ha storicamente causato carestie e migrazioni ed è stata causa di gravi crisi economiche, sociali e politiche. In effetti, gli impatti della siccità sono considerati maggiori di quelli di qualsiasi altro disastro naturale. Colpiscono principalmente i settori dell’agricoltura, della silvicoltura, dei trasporti, del turismo e dell’energia
e determinano molteplici impatti sociali.

Wilhite, (ed.), 2005 elenca i seguenti quattro tipi di siccità e le loro conseguenze:

Deviazione negativa delle precipitazioni rispetto alla media durante un certo periodo di tempo. L’aria secca, associata a una diminuzione dell’umidità, insieme a una temperatura dell’aria più elevata ha un effetto negativo sull’uomo, sulla fauna e sulla flora:

  1. Influisce negativamente sulla psiche delle persone durante un lungo periodo di siccità.
  2. La vitalità della vegetazione diminuisce.
  3. Carenza di acqua e cibo per la fauna selvatica.

Siccità del suolo, carenza idrica per le colture:

  1. I ricavi diminuiscono.
  2. I costi di esercizio delle aziende agricole aumentano.
  3. Vi è una maggiore necessità di garantire acqua sufficiente per il bestiame.

Riduzione significativa dei livelli dei corsi d’acqua e delle acque sotterranee:

  1. Mancanza di acqua per rifornire la popolazione di acqua potabile.
  2. Mancanza di acqua per la flora e la fauna nei sistemi fluviali.
  3. Si formano parti asciutte nei corsi d’acqua.
  4. Diminuzione dei livelli delle acque sotterranee.
  5. Riduzione delle attività ricreative e sportive.

Effetti della siccità sulla qualità della vita:

  1. Problemi antropologici, che riguardano principalmente l’essere umano stesso, ad esempio lo sviluppo della popolazione.
  2. Problemi sociali che si concentrano principalmente sull’interazione tra uomo e società, come l’insediamento a causa della scarsità d’acqua. 
  3. Problemi economici, ad esempio problemi di localizzazione dell’industria, dell’agricoltura, dei servizi, del turismo.
Figura n.1: Trend nella frequenza delle siccità meteorologiche in Europa dal 1950 al 2015.

I problemi causati dalla siccità e dai cambiamenti climatici, in generale, sono legati allo stato delle colture agricole e alla crescente necessità di irrigazione supplementare. Ci sono molti aspetti diversi da tenere in considerazione, in particolare le fonti di acqua usate per l’irrigazione e i metodi di irrigazione a seconda della loro adeguatezza ed efficienza.

Spesso le colture intermedie non vengono incluse nella rotazione colturale per paura che la siccità possa causare un successivo fallimento delle colture principali. Il problema è, ovviamente, la mancanza di acqua per il bestiame o le colture quando la pioggia non arriva nel momento in cui è più necessaria.

Figura n. 2: mostra i cambiamenti previsti nella frequenza delle siccità meteorologiche per la metà del ventunesimo secolo (2041-2070 rispetto al 1981-2010) per due scenari di emissioni: RCP4.5 (a sinistra) e RCP8.5 (a destra). Queste proiezioni mostrano aumenti della siccità meteorologica in gran parte dell'Europa, in particolare nell'Europa meridionale, mentre diminuzioni della siccità sono previste solo per parti limitate dell'Europa settentrionale. I cambiamenti sono più pronunciati per lo scenario ad alte emissioni (RCP8.5) e leggermente inferiori per lo scenario moderato (RCP4.5). Le proiezioni che utilizzano indici di siccità che considerano anche la potenziale evapotraspirazione mostrano aumenti sostanzialmente maggiori nelle aree colpite dalla siccità rispetto a quelle basate solamente su indici di precipitazione come lo Standardized Precipitation Index (SPI), poiché l'aumento delle temperature porta ad un aumento dell'evapotraspirazione.
Figura n. 3: mostra le proiezioni del deficit idrico estremo dei fiumi per gli stessi scenari di emissioni di cui sopra. Per la maggior parte delle regioni europee, ad eccezione dell'Europa centro-orientale e nord-orientale, si prevede un aumento della siccità dei corsi d'acqua. Il maggior aumento del rischio di siccità è previsto per l'Europa meridionale, dove aumenterà la concorrenza per l’acqua da parte di consumatori di diversi settori, come l'agricoltura, l'industria, il turismo e l’uso domestico.

Effetti della siccità sull'agricoltura

L’impatto della siccità in agricoltura non è circoscritto solo alle coltivazioni, ma anche ad altri settori come l’allevamento. Infatti, negli ultimi anni, c’è stata una grande carenza di mangimi (foraggi), che ha causato un cospicuo innalzamento dei costi di questi ultimi, e si sono prodotte situazioni di criticità per l’abbeveramento degli animali.

Il cambiamento climatico è attualmente in corso e, certamente, c’è un impatto sull’agricoltura e sui sistemi rurali esistenti. Poiché l’agricoltura si basa su suolo, acqua ed energia solare (o temperatura), i cambiamenti di questi fattori influiscono sugli agricoltori. Tutti e tre i fattori stanno cambiando non solo negli andamenti medi, ma sono anche sempre più variabili con differenze regionali ancora maggiori rispetto a prima.

Figura n. 4: Trend nel deflusso nel mese più secco in Europa dal 1951 al 2015.

Si possono citare i seguenti impatti aggiuntivi:

  • perdita di profitto: un grave impatto sull’agricoltura è principalmente la perdita di produzione, rese ridotte e di qualità inferiore per seminativi, frutti e tuberi;
  • aumento dei costi: in caso di siccità prolungata, aumentano anche i costi del carburante a causa della compattazione del terreno con una minore umidità del suolo. Allo stesso tempo, si ha un’usura più rapida degli strumenti di lavoro durante la lavorazione del terreno;
  • economia: i contratti conclusi per la fornitura di prodotti non possono essere rispettati e i produttori possono essere sanzionati;
  • economia: aumento dei costi di assicurazione della produzione;
  • economia: aumento dei costi per l’espansione della capacità di stoccaggio del fieno, o per l’importazione di fieno con prezzi elevati da aree con clima più favorevole.

Principali indicatori, studi e statistiche nei paesi partner

Osservatorisulla siccità nei paesi partner

La situazione degli osservatori nei paesi partner è riportata di seguito:

In Belgio, a causa della moltitudine di livelli governativi, non esiste una singola istituzione responsabile della siccità a livello nazionale, ma questa responsabilità ricade sulle spalle delle numerose province, regioni e comuni del paese. Pertanto, ci sono molti osservatori pubblici e privati che studiano la siccità, tra cui la Commissione Fiamminga sulla siccità, il Comitato di coordinamento per la politica idrica integrata (CIW) e l’Agenzia fiamminga per l’ambiente (VMM). CIW è responsabile del coordinamento della politica idrica integrata a livello della regione fiamminga.

A Cipro ci sono due dipartimenti che osservano la situazione della siccità: il Dipartimento per lo sviluppo idrico (WDD) e il Dipartimento di meteorologia. Il WDD non monitora né studia la situazione relativa alla siccità, cioè non è un osservatorio, ma si occupa della gestione degli effetti della siccità. In altre parole, è chiamato ad affrontare gli esiti dei fenomeni di siccità, in termini di gestione e distribuzione delle risorse idriche disponibili. Questa attività viene svolta utilizzando il Piano di Gestione della Siccità e sulla base di altre informazioni che riguardano la gestione della risorsa idrica.

In Repubblica Ceca si trova l’Istituto idrometeorologico ceco, che misura le temperature dell’aria, le precipitazioni, l’evaporazione e altri parametri meteorologici nella sua rete di stazioni meteorologiche, distribuite in tutta la Repubblica Ceca. Un altro osservatorio ceco è l’Istituto per la ricerca sul cambiamento globale – CzechGlobe, che si occupa di ricerca di base sul cambiamento climatico globale in corso.

In Germania, l’Agenzia federale per l’ambiente (Umweltbundesamt: UBA) raccoglie dati sullo stato dell’ambiente, ricercando le interrelazioni, facendo previsioni per il futuro e utilizzando queste conoscenze per consigliare il governo federale. Inoltre, UBA applica le leggi ambientali. I compiti dell’UBA sono definiti nella legge sull’istituzione di un’agenzia federale per l’ambiente. Un’altra istituzione è il Centro Helmholtz per la ricerca ambientale (UFZ) per il monitoraggio della siccità che fornisce quotidianamente informazioni sulle condizioni di umidità del suolo in Germania. Il servizio meteorologico tedesco (DWD) è responsabile di soddisfare le esigenze meteorologiche di tutti i settori economici e sociali in Germania. I suoi compiti si basano sull’informazione legale e sul mandato di ricerca, la legge sul servizio meteorologico tedesco.

In Italia esiste l’Osservatorio Siccità del Consiglio Nazionale delle Ricerche – Istituto di Bioeconomia (CNR-IBE) che fornisce servizi operativi per decisori, autorità di gestione dell’acqua e altre parti interessate. L’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) è un ente pubblico di ricerca italiano soggetto alla vigilanza del Ministero della transizione ecologica, che pubblica report e bollettini sulla siccità in Italia. Inoltre, ci sono altre organizzazioni che si occupano della siccità: le autorità distrettuali di bacino, i consorzi di bonifica e il Centro euromediterraneo per il cambiamento climatico (CMCC).

In Spagna l’Osservatorio nazionale sulla siccità (ONS) mira a riunire tutte le amministrazioni idriche spagnole con competenze in materia idrica, per costituire un centro per la conoscenza, la previsione ed il monitoraggio degli effetti della siccità nel paese e per mitigarne le conseguenze in campo ambientale, sociale ed economico. L’Osservatorio dispone di un Comitato di esperti sulla siccità, che valuta la situazione di scarsità idrica e consiglia il Ministero sulle azioni da intraprendere per gestire la siccità.

Studi/rapporti periodici che analizzano la siccità

Belgio

Non esiste uno studio o un rapporto periodico che comprenda tutto il Belgio. Ci sono studi che sono stati fatti per regioni specifiche.

Cipro

I piani di gestione della siccità danno un contributo decisivo a una gestione idrica efficace, efficiente e sostenibile e sono quindi parte integrante della politica idrica. Nel caso di Cipro, un paese afflitto da siccità frequenti e prolungate, politiche per affrontare e gestire efficacemente la siccità sono la parte più importante della politica idrica (Dipartimento per lo sviluppo dell’acqua, indici di siccità). I piani di gestione della siccità mirano alla quantificazione e alla diagnosi tempestiva della siccità, nonché alla gestione efficace e alla riduzione dei suoi effetti negativi.

Repubblica Ceca

L’organizzazione CzechGlobe sul sito web INTERSUCHO si occupa della maggior parte degli aspetti della siccità e del monitoraggio regolare dello sviluppo della siccità nella stagione di crescita e su scala annuale. I rapporti annuali regolari, i cosiddetti Blue Report, sono disponibili sul sito web del Ministero dell’agricoltura (eAGri), che contiene dati e informazioni sulla gestione dell’acqua nella Repubblica Ceca. Sul sito web del Ministero dell’ambiente vengono pubblicati regolarmente rapporti. Sono disponibili dati sullo stato del clima in un dato anno, sul verificarsi di siccità, sul sistema climatico locale relativamente alle dinamiche globali o sulle emissioni di gas serra. Rapporti annuali sono pubblicati da tutti gli istituti di ricerca pubblici e per tutti i progetti che trattano la siccità.

Germania

In Germania, il Centro Helmholtz per la ricerca ambientale (UFZ) per il monitoraggio della siccità fornisce informazioni quotidiane sulle condizioni di umidità del suolo in Germania. Si basa su simulazioni con il modello idrologico su mesoscala mHM sviluppato presso l’UFZ.

Italia

L’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale pubblica il Bollettino Siccità che fornisce mappe mensili aggiornate dell’SPI, calcolate su scale temporali di 3, 6, 12 e 24 mesi su quattro aree: Italia, Europa, Bacino del Mediterraneo e area CADSES UE. Il calcolo dell’SPI si basa sui dati delle precipitazioni giornaliere del progetto “NCEP/DOE Reanalysis 1”, disponibili gratuitamente dal 1948 ad oggi.

Spagna
  • L’Agenzia meteorologica statale (AEMET) prepara dal 2020 un rapporto annuale sullo stato del clima in Spagna. Il documento raccoglie dati sulla siccità meteorologica (precipitazioni annue) e sull’SPI per grandi bacini fluviali e sull’umidità del suolo per province. AEMET ha anche serie storiche di precipitazioni annuali e record di temperatura almeno dal 1961.
  • Il Ministero per la transizione ecologica e la sfida demografica (METDC) monitora periodicamente una serie di parametri relativi alla siccità:
    • L’Osservatorio nazionale sulla siccità pubblica mensilmente un rapporto di sintesi e una mappa sulla situazione di siccità prolungata e di rilevante scarsità in tutti i distretti idrografici intercomunitari.
    • L’Area Informativa Idrologica pubblica il Bollettino Idrologico settimanale con i dati delle Confederazioni Idrografiche, delle Amministrazioni idrauliche intracomunitarie, dell’Agenzia Meteorologica Statale e della rete elettrica spagnola.

Precipitazioni annuali e temperature in Europa

  • Non esiste una chiara tendenza delle precipitazioni annuali per l’Europa, e i valori del 2019 sono stati vicini alla media.
  • Il numero di giorni di pioggia è stato fino a 30 giorni in più rispetto alla media nel nord, ovest e sud, mentre l’Europa centrale e orientale ha registrato valori inferiori alla media.
  • In inverno, primavera ed estate, le precipitazioni sono state inferiori alla media nel sud-ovest; tuttavia, dall’autunno fino a dicembre, gran parte di questa regione è cambiata e ha registrato precipitazioni molto al di sopra della media.
  • L’umidità del suolo mostra una tendenza al ribasso, con i valori per il 2019 che sono i secondi più bassi almeno dal 1979.
  • La maggior parte dell’Europa continentale ha registrato un’umidità del suolo inferiore alla media durante tutto l’anno, soprattutto nell’Europa centrale durante l’estate e nel sud-est durante l’autunno.

Le precipitazioni in Europa non mostrano una tendenza significativa, né per i valori annuali né per quelli stagionali. C’è una variazione spaziale nelle tendenze in tutta Europa, anche se tale fenomeno non è trattato nel presente report.

  • La temperatura media europea nel 2018 è stata una delle tre più alte mai registrate.
  • L’estate è stata la più calda mai registrata, più di 1,3°C della media interannuale da quando i valori sono stati registrati a scala continentale.
  • Tutte le stagioni sono state più calde del solito, con la tarda primavera, l’estate e l’autunno con temperature superiori alla media di oltre 1°C.
  • Dalla primavera in poi si sono registrate temperature massime elevate, soprattutto al nord.
  • Nel sud-est si sono registrate temperature minime molto superiori alla media.

Le temperature in Europa mostrano tendenze al riscaldamento a lungo termine dal 1979 sia per la media annuale che per quella stagionale, sebbene il tasso di variazione e il momento in cui emerge una chiara tendenza differiscono per i diversi periodi di tempo. La temperatura media annuale mostra che il 2019 è stato l’anno più caldo mai registrato per il set di dati ERA5, con oltre 1,2°C sopra la media, ma seguito da vicino dal 2014, 2015 e 2018. Secondo i dati ERA5, 11 dei 12 anni più caldi in Europa si sono verificati a partire dal 2000.

Belgio
  • The historical record shows a slow, yet statistically significant and steady increase in annual precipitation (Brouwers et al., 2015) at a rate of 0.5 mm per year. In 2017 the annual rainfall was 92 mm higher than when measurements started in 1833.
  • High-resolution climate scenarios indicate a seasonal dependence: winter (December, January and February) precipitation is expected to increase by about 18% by the end of the century. On the other hand, for summer (June, August) a decrease of 10% is expected (De Ridder et al., 2020).
Cipro

La scarsità d’acqua a Cipro è già aggravata dall’impatto del cambiamento climatico. L’effetto ha cominciato a farsi sentire già a partire dagli anni ’70, con un aumento della variabilità delle precipitazioni e della frequenza dei periodi di siccità. Analisi statistiche mostrano un calo del 20% delle precipitazioni medie annue dall’inizio degli anni ’70, rispetto ai dati di precipitazioni degli ultimi 100 anni. Mentre la precipitazione media annua su un periodo di 30 anni del secolo scorso (1901-30) ammonta a 559 mm, è scesa a soli 463 mm durante l’ultimo trentennio (1971-2000). Questa riduzione delle precipitazioni è stata accompagnata da un parallelo aumento della temperatura media, con un conseguente impatto negativo sull’evapotraspirazione in agricoltura (con un maggiore consumo idrico da parte delle colture).

Repubblica Ceca
  • I dati mostrano un aumento delle precipitazioni medie totali nella Repubblica Ceca dal 1961.
  • Inoltre, i singoli periodi non si sono sviluppati allo stesso modo. A differenza dei successivi aumenti dei valori, uno stato stazionario (ad esempio, le temperature medie annuali) o addirittura una diminuzione (ad esempio, le temperature di aprile) è stato spesso osservato fino al 1980 circa o fino al 1990 (ad esempio, per le temperature medie a novembre). Il cambiamento nelle cumulate delle precipitazioni si è probabilmente verificato intorno al 1995 – da quell’anno in poi, si sono verificati aumenti dei totali di pioggia stagionali, spesso al di fuori del periodo invernale. Queste conclusioni sono coerenti con la periodizzazione climatica osservata in alcune stazioni climatologiche, che sono state valutate finora.
Italia

L’area del Mediterraneo è considerata un hotspot per il cambiamento climatico. In Italia, a partire dagli anni ’80, si è iniziato a osservare una tendenza in aumento delle temperature medie annuali, concentrata soprattutto nella sola stagione estiva, che ha visto un allungamento della sua durata con un aumento delle ondate di caldo da maggio a ottobre. L’analisi dell’andamento storico delle precipitazioni mostra una maggiore variabilità, tipica di aree con un’orografia complessa come l’Italia, ma nel complesso non si osservano tendenze significative (ISPRA, 2013; Toreti et al., 2009).

Spagna
  • Negli ultimi 50 anni le precipitazioni medie annue mostrano una moderata diminuzione.
  • Come nel caso delle precipitazioni, anche le temperature mostrano una distribuzione molto disomogenea. Le ondate di calore e le ondate di freddo sono ricorrenti.
  • Periodi di siccità meteorologica sono ricorrenti in Spagna a causa dell’irregolarità delle precipitazioni e delle temperature. L’andamento delle precipitazioni è direttamente influenzato dall’Oscillazione del Nord Atlantico (variazione tra l’alta pressione dell’anticiclone delle Azzorre e la bassa pressione della Bassa dell’Islanda): Di tanto in tanto, l’anticiclone delle Azzorre blocca il passaggio dei temporali verso la Spagna, causando siccità di 3-5 anni.

Siccità e agricoltura

Uso dell'acqua in agricoltura

L’acqua svolge un ruolo cruciale nella produzione alimentare e nell’agricoltura in generale. La ragione principale per l’uso dell’acqua nel settore agricolo è l’irrigazione delle colture. Sulla base della media annuale, l’agricoltura rappresenta il 59% del consumo totale di acqua in Europa, la maggior parte della quale viene utilizzata nei bacini meridionali, dove le precipitazioni e l’umidità del suolo non sono sufficienti per soddisfare il fabbisogno idrico delle colture e la produzione di alcune coltivazioni non sarebbe possibile senza irrigazione. L’irrigazione viene utilizzata anche per aumentare i raccolti. In generale, gli ortaggi e le altre colture che generano un elevato valore aggiunto lordo richiedono molta acqua.

Circa il 7-8% della superficie agricola totale in Europa è irrigata, raggiungendo il 15% nell’Europa meridionale (fonte: Eurostat). Sebbene questa sia solo una piccola parte, ogni anno circa il 40-45% del consumo totale di acqua in Europa è destinato all’irrigazione delle colture. L’irrigazione delle colture è particolarmente intensiva (80% del consumo totale di acqua nell’Europa meridionale) tra aprile e agosto, quando le colture crescono, le precipitazioni diminuiscono e l’evapotraspirazione aumenta.

L’Europa meridionale utilizza circa il 95% del volume totale di acqua di irrigazione a livello europeo (compresa la Turchia e i Balcani occidentali).

Il settore agricolo ha generato più valore aggiunto lordo (20%) nel 2017 rispetto al 1995. Tuttavia, c’è ancora spazio per migliorare l’efficienza dell’irrigazione. In molti casi, l’acqua viene estratta al di fuori dei corsi d’acqua e convogliata su lunghe distanze, attraverso canali aperti o tubazioni, per fornire acqua per l’irrigazione. Durante questo trasporto, una parte dell’acqua viene persa per evaporazione o per perdite nei sistemi di trasporto (con conseguente diminuzione dell’efficienza irrigua). Non sono disponibili dati completi per intraprendere una revisione dell’efficienza irrigua a scala europea, sebbene alcuni studi in letteratura suggeriscono un valore compreso tra il 50 e il 70% (Clemente et al., 2013; Baldock et al., 2000; Brouwer et al., 1989).

I modelli colturali determinano anche la quantità di acqua necessaria per l’irrigazione. Favorire i tipi di colture con un valore aggiunto lordo più elevato, ma che richiedono anche più acqua, come gli agrumi e le colture energetiche, mette sotto pressione le risorse idriche. Nei prossimi anni è prevedibile un leggero aumento del fabbisogno idrico per l’irrigazione (EEA, 2014a), associato a una diminuzione delle precipitazioni nell’Europa meridionale (EEA, 2015b) e all’allungamento della stagione termica.

Belgium
Anno
1990
1995
2005
Acque sotterranee utilizzate per l’agricoltura (milioni di m³)
10.181
13.761
34.762
Cyprus

Il massiccio sviluppo delle risorse idriche non convenzionali – ovvero la desalinizzazione (con una capacità installata nel 2016 di 80 milioni di metri cubi) e il riutilizzo delle acque reflue (21 milioni di metri cubi nel 2015) ‒ al fine di sostituire le acque sotterranee sovrasfruttate è ovviamente di cruciale importanza e impatto. Tuttavia, sono necessarie ulteriori misure per controllare il prelievo da pozzi privati, che per la sola irrigazione è stato stimato in 74 milioni di metri cubi (anno senza restrizioni di prelievo dovute alla siccità).

The Czech Republic
Anno
1998
2000
2005
2010
2015
2019
Acque sotterranee utilizzate per l’agricoltura (milioni di m³)
4.55
5.22
11
11.5
14
15.3
Germany

Gli agricoltori dipendono molto dal meteo per lo sviluppo delle loro attività. In linea di principio, questo non rappresenta un problema, perché le fluttuazioni dei raccolti dovute alle condizioni meteorologiche di solito si compensano nel corso degli anni. Tuttavia, a causa dell’estremo cambiamento strutturale dell’agricoltura, della globalizzazione dei mercati e della conseguente guerra dei prezzi, molte aziende agricole hanno lavorato per molti anni ai limiti della redditività.

Italy

Il settore agricolo è responsabile di oltre il 50% del consumo totale di acqua (ISTAT, 2019). Nel 2016 il 42,9% delle aziende agricole (572.000) era dotato di impianti di irrigazione, per una superficie complessiva di 4,1 milioni di ettari. Rispetto al 1982 il valore è aumentato del 4,2%. L’85,8% delle aziende agricole dotate di impianti irrigui ha effettivamente praticato l’irrigazione nel 2016, per una superficie totale di 2,5 milioni di ettari. In Italia, il 20,3% dei terreni agricoli è irrigato, una delle percentuali più alte tra i paesi dell’UE (ISTAT, 2019). Nel 2010 il volume totale di acqua irrigua è stato pari a 11.618 milioni di m3, pari a una media di 4.666 m3 per ettaro irrigato (ISTAT, 2014).

Spain

Secondo l’Indagine sulle aree coltivate e sui rendimenti del Ministero dell’agricoltura, della pesca e dell’alimentazione (MAPA) nel 2018, la superficie irrigata ha raggiunto 3.774.286 ettari, 399.654 in più rispetto a dieci anni prima. Questo aumento è andato di pari passo con una tendenza alla diminuzione del consumo di acqua. Tra il 2008 e il 2012 il volume consumato dagli agricoltori è stato vicino o superiore a 16.000 ettometri cubi, mentre ora è inferiore a 15.000 ettometri, secondo le informazioni dell’Istituto nazionale di statistica. Il ministero dell’Agricoltura conferma lo stesso andamento. Nel 2002, il settore agricolo rappresentava l’80% dell’acqua totale consumata in Spagna. Oggi questa cifra è scesa a circa il 65%.

Difficoltà e sfide per gli agricoltori (sfide generali)

L’agricoltura è il settore che risentirà maggiormente dei cambiamenti climatici. Oltre all’aumento delle temperature e alla diminuzione delle precipitazioni, un altro impatto negativo significativo è legato agli eventi piovosi che si verificheranno con maggiore intensità, causando danni diretti alle infrastrutture e alle colture e l’erosione degli strati più fertili del suolo.

L’incremento delle temperature aumenterà l’evapotraspirazione e di conseguenza il fabbisogno idrico delle colture, che in molti casi potrà essere soddisfatto solo attraverso l’irrigazione.

  • È impossibile separare la scarsità d’acqua in generale (nei comuni e nelle città) dalla scarsità d’acqua in agricoltura. L’agricoltore dovrebbe riuscire a trattenere l’acqua nel territorio, ma nessuno tranne i forestali può farlo. Quindi, la gestione dell’acqua deve essere migliorata.
  • A causa dell’aumento dell’evaporazione e della concentrazione del deflusso superficiale e sotterraneo dell’acqua in seguito a forti precipitazioni, spesso si verifica un lungo periodo di prosciugamento di torrenti e fiumi, la morte dell’ittiofauna, ecc.
  • Il settore agricolo ha bisogno di migliorare i processi di commercializzazione del prodotto, la difesa competitiva dei prezzi, la riduzione dei costi di produzione con una maggiore meccanizzazione del settore e soprattutto migliorare la qualità del prodotto e la differenziazione affinché il consumatore ne apprezzi le caratteristiche.
  • È necessario aumentare le conoscenze tecniche e aumentare la professionalità degli agricoltori per rendere più competitive le aziende agricole e le cooperative. Molti non acquisiscono questo profilo professionale in quanto il loro reddito non dipende esclusivamente dalla produzione agricola.
  • L’elevata età media degli agricoltori limita il cambiamento e vi è un eccessivo conservatorismo. È necessario definire processi di successione per facilitare il ricambio generazionale, consentendo opportunità per i giovani agricoltori.
  • L’agricoltura deve rispondere alla domanda dei consumatori di prodotti più sani, mantenendo forme di gestione delle risorse rispettose dell’ambiente e del paesaggio.
  • Il futuro delle campagne sarà legato al cambiamento climatico, quindi è importante adattare le aziende agricole alle limitazioni future. In Spagna saranno fondamentali miglioramenti nei sistemi di irrigazione, con importanti necessità di finanziamento.
  • Il settore agricolo sta iniziando a subire una rivoluzione, il livello di complessità in futuro sarà molto alto, quindi è necessario un cambio di mentalità. Sarà necessario aumentare il profilo professionale con più formazione, sviluppo di nuove competenze, ma consentendo consulenze su aspetti tecnici, burocratici e finanziari.
  • La sostenibilità dell’agricoltura e la sostenibilità del mondo rurale come lo conosciamo oggi dipenderanno da come queste sfide saranno affrontate.

Supporto dello stato nei paesi partner

Ministeri che si occupano del problema della siccità nei paesi partner

Paese
Belgio
  • Ministero dell’ambiente
  • Ministero dell’agricoltura e della pesca
Repubblica Ceca
  • Ministero dell’ambiente
  • Ministero dell’agricoltura
Germania
  • Ministero federale dell’ambiente
  • Ministero federale della nutrizione e agricoltura, sviluppo rurale
Italia
  • Ministero della transizione ecologica
  • Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali

Programmi o iniziative implementate dai ministeri nei paesi partner

Paese
Programma
Belgio
Blue deal, una iniziativa del governo e ministeri fiamminghi
Cipro
Programmi di sviluppo rurale 2014-2020
Repubblica Ceca
  • Ministero dell’agricoltura, grant 129 420; “supporto all’acquisto e alla manutenzione dell’infrastruttura idrica”. 
  • Ministero dell’agricoltura, grant 129 390; “Supporto per misure su piccoli corsi d’acqua e invasi – seconda parte”. 
  • Ministero dell’ambiente; Sfida alle municipalità, preparare progetti contro la siccità.
Germania

Poiché l’acqua/irrigazione è regolamentata a livello dei Länder, le sovvenzioni per il sostegno pubblico direttamente connesse alla gestione dell’acqua sono gestite a livello dei Länder. Alla fine del 2020 in Baviera, il programma di finanziamento del Ministero dell’ambiente per impianti innovativi di irrigazione ecocompatibile e su larga scala in agricoltura stava entrando nel seguente ciclo: il processo di candidatura a livello bavarese per un massimo di tre progetti pilota, la cui attuazione sarà sostenuta finanziariamente dal ministero.

Italia
Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR)
Spagna
  • Piano Nazionale per l’adattamento al cambiamento climatico (PNACC) 2021-2030
  • Sistema di governo dell’acqua della Spagna
  • Libro verde sulla governance dell’acqua
  • Piano nazionale idrologico
  • Piani speciali per la siccità
  • Programma nazionale di azione per combattere la desertificazione (PAND)

Supporto o sussidi disponibili per gli agricoltori con una buona gestione dell’acqua

In alcuni dei paesi del partenariato sono già predisposti programmi che supportano progetti e iniziative incentrati sulla buona gestione dell’acqua. In generale però, possiamo affermare che questi programmi sono piuttosto insoliti e si spera che in futuro aumento.

Belgio

Il Vlaamse Landmaatschappij (VLM) ha un programma chiamato “Beheersovereenkomsten”, che
è principalmente dedicato alla qualità dell’acqua e alla conservazione della natura. Oltre a questo, c’è anche un progetto che fornisce una compensazione finanziaria per le misure adottate dagli agricoltori per la conservazione dell’acqua nei loro suoli, ma non è molto utilizzato.

Cipro

Le Buone Condizioni Agricole e Ambientali sono un insieme di misure nell’ambito della Condizionalità del PSR, attraverso le quali gli agricoltori ricevono pagamenti diretti se rispettano queste condizioni.

Repubblica Ceca
  • Nella lotta alla siccità non sono solo i sussidi ad aiutare, ma anche il sostegno a nuove procedure agro-tecnologiche o antierosione come il Bando per i Progetti per le attività delle Fattorie Dimostrative nel 2021.
  • Negli ultimi 10-15 anni è esistito un programma per sostenere la ricostruzione o il rilancio dei sistemi di drenaggio, ma non è stato molto utilizzato. Prima del 2015 infatti, la necessità non era ancora percepita dagli agricoltori o dai gestori delle risorse idriche come fondamentale, ad eccezione di località specifiche (es. Moravia meridionale), anche se gli esperti lo hanno fatto notare almeno 10 anni prima che si presentasse il problema.
Italia
  • I governi nazionali e regionali hanno investito per incoraggiare gli agricoltori all’utilizzo di pratiche di irrigazione ad alta pressione più avanzate ed efficienti e per migliorare le infrastrutture per fornire acqua in azienda per l’irrigazione, rafforzando il ruolo dei consorzi di irrigazione.
  • Gli agricoltori possono accedere agli appositi Fondi di Solidarietà e Recupero messi a disposizione dal Ministero dell’Agricoltura, al fine di rimborsarli economicamente dopo il verificarsi di eventi estremi come alluvioni, grandinate e anche siccità.
  • I PSR sono suddivisi in più misure; alcune di esse hanno un impatto diretto sulla gestione dell’acqua. La Misura
    2 riguarda i servizi di consulenza; la misura 4 investimenti in infrastrutture; la misura 5 prevenzione di eventi catastrofici e ripristino perdite; la misura 12 compensazioni per le aree protette. Inoltre, la misura 10 consiste in pagamenti agro-climatico-ambientali.
Spagna
  • Gli aiuti diretti si dividono in due componenti: “pagamento di base” e “greening”, che mira a premiare il rispetto delle buone pratiche ambientali in relazione a pascoli, rotazioni e aree di interesse ecologico.
  • Esistono programmi di aiuto nel quadro nazionale, regionale e provinciale per le Comunità di Irrigazione legalmente costituite. Questi aiuti sono relativi a lavori e installazioni di riforma o riparazioni importanti, inclusi macchinari, spese di redazione del progetto, gestione del progetto e consulenza.

Legislazione, contesto

In questa sezione è riportata una panoramica degli atti giuridici e dei regolamenti di base e più importanti relativi alla gestione dell’acqua e alle strategie nazionali nei paesi partner. Possiamo concludere che la maggior parte dei paesi partner ha già implementato strategie a sostegno del mantenimento dell’acqua nei suoli agricoli e queste strategie sono il punto di partenza per i passi successivi.

Belgio

La natura fortemente frammentata della sfera politica belga ha portato a una rete complessa, interconnessa e dinamica di politiche e legislazioni. Per questo motivo, non esiste una politica/legislazione specifica che si occupi della siccità e della gestione delle acque. Ogni livello giurisdizionale attua politiche basate sulla propria discrezionalità e sui propri interessi.

Strategia nazionale di adattamento:

La Strategia nazionale di adattamento è stata adottata dalla Commissione nazionale per il clima nel dicembre 2010. Descrive i principali impatti dei cambiamenti climatici in Belgio e le misure di adattamento esistenti. Persegue 3 obiettivi principali:

  • migliorare la coerenza tra le attività di adattamento esistenti in Belgio;
  • migliorare la comunicazione a livello nazionale, europeo e internazionale;
  • sviluppare un Piano Nazionale di Adattamento.

Piano nazionale di adattamento:

Per fare ciò, la Strategia definisce una tabella di marcia per lo sviluppo di questo Piano nazionale per la fine del 2012. Poiché nel 2012 non erano disponibili tutte le informazioni necessarie per la sua redazione (analisi di impatto, progetti di piani di adeguamento regionali e federali) la finalizzazione è stata rinviata, il che ha anche permesso di tenere maggiormente conto della Strategia Europea di Adattamento.

Il Piano nazionale di adattamento, elaborato dal gruppo di lavoro “adattamento” della Commissione nazionale per il clima, è stato adottato il 19 aprile 2017 dalla Commissione nazionale per il clima.

In accordo con la decisione della Commissione Nazionale per il Clima del 27 giugno 2013, questo piano mira a:

  • fornire informazioni chiare e sintetiche sulle politiche di adattamento e sulla loro attuazione in Belgio;
  • individuare misure di portata nazionale per rafforzare la cooperazione e sviluppare sinergie tra i vari governi (federali, regionali) in materia di adattamento;
  • Nel 2020 è stata effettuata una valutazione finale, che ha confermato la tendenza positiva: due misure sono state ritirate (ma una di esse dovrebbe essere avviata nel 2021); tutte le altre sono state avviate (a volte con un leggero ritardo). Solo una misura che era andata avanti bene durante la valutazione intermedia ha dovuto essere interrotta a causa, soprattutto, della crisi sanitaria.

Cipro

La legislazione relativa alla gestione dell’acqua è piuttosto ampia a Cipro:

  • La Legge sulla Gestione Integrata Idrica 71(I)/2010 e relativi Regolamenti. Legge nazionale.
  • La Legge 13(I)/2004 per la Protezione e la Gestione delle Acque e relativi Regolamenti. La direttiva quadro sulle acque dell’UE 2000/60/CE e il diritto nazionale.
  • Legge sulla qualità dell’acqua per il consumo umano (monitoraggio e controllo). Direttiva UE 2015/1787/CE e legislazione nazionale sull’acqua potabile.
  • Legislazione sul risparmio idrico. Legge nazionale.
  • Legislazione per il funzionamento degli Organismi di approvvigionamento idrico (Acquedotti, Comuni e Comunità).
  • La legge sulle divisioni di irrigazione e sulle associazioni di irrigazione. Legge nazionale.
  • Legislazione sulla Valutazione e Gestione dei Rischi Alluvionali. La Direttiva Europea Alluvioni 2007/60/EC.
  • Legislazione sul controllo dell’inquinamento idrico e del suolo. Direttive UE pertinenti e diritto nazionale.

I piani di gestione della siccità mirano alla quantificazione e alla diagnosi tempestiva della siccità, nonché alla gestione efficace e alla riduzione dei suoi effetti negativi. Problemi di quantificazione della siccità riguardano:

  • la sua “impronta” sulla serie temporale delle precipitazioni e dei deflussi,
  • la sua intensità,
  • la sua durata.

Repubblica Ceca

Il contesto legislativo in Repubblica Ceca relativo all’acqua è il seguente:

  • Nel 2020 è stato finalmente approvato un emendamento alla legge sull’acqua n. 254/2001 Coll., che consente alle autorità una maggiore regolamentazione del consumo di acqua in periodi di siccità.
  • Il sistema di gestione operativo durante una siccità è stato impostato in modo simile a come è attualmente in situazioni di alluvione. La nuova parte della legge sull’acqua, titolo X, intitolata “Gestione della siccità e della scarsità d’acqua”, paragrafi da 87a) a 87m), definisce il quadro per il monitoraggio della siccità, le responsabilità delle autorità competenti, l’adozione di misure per gestire la siccità e la scarsità d’acqua e i meccanismi di controllo.

Nel 2015, il governo ha adottato il cosiddetto Piano d’azione nazionale con misure di lotta contro la siccità/misure di adattamento. Questo materiale sembra essere passato da un elenco generale ad argomenti, passaggi e attività più specifici. La natura del piano è interdipartimentale, con decine di esperti e istituzioni che commentano la questione e presentano proposte, motivo per il quale le operazioni si svolgono a rilento.

Germania

In Germania, gli atti legislativi più importanti sono:

  • La “Legge sulla prevenzione e il controllo delle malattie infettive nell’uomo” – (Infektionsschutzgesetz: IfSG) – è la base giuridica per garantire e monitorare la qualità dell’acqua potabile.
  • La qualità dell’acqua potabile è definita in termini di salute umana (Sezione 37 (1) IfSG): “L’acqua per il consumo umano deve essere di una qualità tale che il suo consumo o uso non possa causare danni alla salute umana, in particolare attraverso agenti patogeni”.  

Non esiste una strategia nazionale specifica in Germania, ma è inclusa più o meno in modo prominente nel monitoraggio delle relazioni annuali sulla protezione del clima.

Italia

I principali atti legislativi che regolano l’acqua sono i seguenti:

  • Direttiva Quadro sulle Acque Dir. 2000/60/CE: artt. 1 della Direttiva 2000/60/CE chiede agli Stati membri di facilitare un uso sostenibile dell’acqua basato sulla protezione a lungo termine delle risorse idriche disponibili.
  • Il deflusso minimo vitale per garantire il mantenimento dei servizi ecosistemici è considerato dalla L. 221/2015 (art. 70, f), che promuove il pagamento dei servizi ecosistemici per gli agricoltori, al fine di rispettare gli obiettivi della citata Dir. 2000/60/CE e della Dir. “Habitat” 92/43/CEE e Dir. “Uccelli” 2009/147/CE.

Purtroppo, si può affermare che la gestione della siccità in Italia si è basata più sull’emergenza che sulla prevenzione. Uno dei primi strumenti legislativi è stato il DPCM n. 4 del marzo 1996, seguito dal Documento che il Presidente del Consiglio Romano Prodi ha diffuso il 13 marzo 2007, al fine di affrontare il tema della siccità in Italia e adottare i successivi provvedimenti. Un altro passo importante è stato l’istituzione di un Comitato Nazionale per la lotta alla Siccità e alla Desertificazione, promosso dal Ministero dell’Ambiente nel 1999 sotto l’egida dell’UNCCD, con i relativi Piani d’Azione. Altri due importanti documenti sono stati la Comunicazione della Commissione al Parlamento Europeo e al Consiglio del 18 luglio 2007 e la Risoluzione del Parlamento Europeo del 9 ottobre 2008 sulla sfida della scarsità d’acqua e della siccità nell’UE. Recentemente il Ministero dell’Agricoltura è stato coinvolto in un Programma Internazionale lanciato dalla FAO, il Programma WASAG, volto ad affrontare il problema della scarsità d’acqua in agricoltura.

Il Ministero dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM) ha avviato due iniziative per contrastare la siccità:

– Strategia nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici (2014)

– Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici (2018)

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (MIPAAF) nel 2020 ha annunciato l’attuazione di una Strategia nazionale per il risparmio idrico e il dissesto idrogeologico.

Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) ha adottato nel 2019 il Piano Nazionale degli Interventi nel Settore Idrico – “Invasi”.

Spagna

La Spagna è stata pioniera nella regolamentazione delle acque (Legge sull’acqua del 1879, Confederazioni idrografiche del 1926).

La principale legislazione sull’acqua attualmente in vigore in Spagna:

  • Testo unico delle acque, approvato con regio decreto legge 1/2001 (legge fondamentale per le acque superficiali e sotterranee).
  • Legge 10/2001, Piano Idrologico Nazionale: stabilisce le basi per la gestione pianificata della siccità e l’elaborazione di piani di intervento speciali per situazioni di allerta e siccità (art. 27.2) e prevede piani di emergenza per l’approvvigionamento idrico urbano per agglomerati con più di 20.000 abitanti negli eventi di siccità (art. 27.3).
  • Ordinanza MAM/698/2007 (Piani di intervento speciali in situazioni di allerta e possibile siccità nei bacini intercomunitari).
  • Ordinanza TEC/1399/2018 (revisione dei piani speciali dal 2007).
  • Norme specifiche per alcune confederazioni idrografiche per combattere la siccità.  

I piani e i programmi nazionali relativi al cambiamento climatico e alla siccità sviluppano diverse funzionalità. Si va dalla sfera consultiva per la valutazione e la pianificazione all’esistenza di piani quadro nazionali.

  1. Il Piano Nazionale per l’Adattamento ai Cambiamenti Climatici (PNACC) 2021-2030
  2. Il sistema di governo dell’acqua in Spagna
  3. Il Libro verde sulla governance dell’acqua
  4. Il Piano Idrologico Nazionale
  5. I piani speciali per la siccità
  6. Il Programma d’Azione Nazionale per Combattere la Desertificazione (PAND)

Istruzione, formazione

Esigenze di formazione per una migliore gestione dell’acqua

Ciascuno dei paesi partner differisce notevolmente nel livello dei programmi di gestione dell’acqua offerti. Alcuni dei paesi partner offrono già un sistema di programmi e materie che trattano questo problema, mentre altri paesi sono all’inizio e non includono la gestione dell’acqua nei loro curricula.

Belgio

Non esistono corsi di formazione ufficiali o programmi di educazione specifici per la gestione dell’acqua. Possono far parte di corsi universitari.

Cipro

  • Il Dipartimento per lo sviluppo della risorsa idrica, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e della Cultura, ha avviato nel 2007 una campagna informativa sulla questione dell’acqua a Cipro, su base pianificata. L’obiettivo è lo sviluppo di una coscienza di questa preziosa risorsa fin dalla giovane età.
  • Il Ministero dell’Istruzione e della Cultura ha incluso l’Educazione Ambientale allo Sviluppo Sostenibile nel Curriculum, che fa parte di un’unità speciale sull’Acqua nell’Istruzione Elementare. Alcuni esempi di eventi/attività relativi all’acqua includono:
    • La Giornata Mondiale dell’Acqua;
    • Escursioni didattiche presso dighe con le scuole primarie;
    • Il WDD, insieme alla Cyprus Symphony Orchestra Foundation, ha organizzato un concerto ispirato all’acqua, utilizzando suoni di gocce reali e strumenti a percussione suonati nell’acqua. Le esibizioni speciali si sono svolte a Nicosia, Limassol e Paphos.
    • Lezioni nelle scuole (scuole materne, scuole primarie, ginnasi, licei e Scuola delle Guide di Cipro) e festival (Festival ecologico annuale di Lakatamia). Inoltre, il WDD ha preso parte a importanti mostre e altri eventi organizzati.

Oltre a quanto sopra, il Dipartimento dell’Agricoltura (DoA) e altri dipartimenti del Ministero dell’agricoltura, dello sviluppo rurale e dell’ambiente organizzano lezioni educative per gli agricoltori, relative alla gestione e al risparmio idrico. Un esempio è la partecipazione degli agricoltori alle misure 6.1 “Sostegno al primo insediamento di giovani agricoltori” e 4.1 “Investimenti che migliorano le prestazioni complessive e la redditività delle aziende agricole” del Programma di sviluppo rurale 2014-2020. Il DoA è obbligato a formare gli agricoltori che sono stati approvati in questi schemi.

Repubblica Ceca

  • Manca un adeguato sistema di educazione degli agricoltori alla gestione dell’acqua. Essi sono abituati, dopo 40 anni di totalitarismo e 30 anni di “capitalismo delle sovvenzioni”, a non doversi preoccupare di questi aspetti.
  • In precedenza, due organizzazioni statali operavano in questo campo: l’Amministrazione statale per il miglioramento della terra e l’Amministrazione per la gestione dell’acqua agricola, ma entrambe sono state abolite senza compensazione.
  • Dopo 70 anni di “dirigismo statale” nell’organizzazione, costruzione e manutenzione di opere idrauliche e misure relative alla regimazione idrica, gli agricoltori non hanno le competenze necessarie e non sono molto interessati, purché la produzione agricola e il profitto non siano in pericolo.
  • Alla situazione non ottimale contribuisce anche l’“instabilità meteorologica” nella Repubblica Ceca, con inondazioni e periodi di siccità più o meno lunghi.
  • La formazione e i corsi sono organizzati (in modo non sistematico) da molte organizzazioni:
    • Bacino del fiume Vltava, impresa statale – protezione delle risorse idriche, riduzione del deflusso superficiale nel bacino idrografico di Švihov su Želivce;
    • Istituto di ricerca per la bonifica – ammodernamento dei sistemi di drenaggio e regolazione dei deflussi;
    • Istituto di ricerca e allevamento di frutticoltura Holovousy – workshop sul tema della siccità negli alberi da frutto;
    • I corsi di pianificazione delle zone umide sono organizzati anche da molte organizzazioni senza scopo di lucro, supportati da varie fonti di finanziamento.
  •  Invece di sostenere l’iniziativa degli agricoltori per affrontare in modo intensivo e sistematico le questioni di gestione della risorsa idrica nei paesaggi e nei suoli agricoli in modo più indipendente, le istituzioni hanno deciso di sostenere la “dipendenza degli agricoltori” dallo stato e rafforzare il ruolo dell’Assessorato allo Stato nel campo del paesaggio complesso, dove questo ufficio vuole affrontare la siccità agronomica e idrologica.
  • L’amministrazione statale, inoltre, non ha sostenuto la modifica della legislazione relativa alla creazione delle condizioni per il funzionamento delle “Cooperative idriche” – rilasciando l’iniziativa degli agricoltori e degli utenti del suolo per affrontare la siccità e la protezione di suolo e acque. Una ulteriore difficoltà deriva dal fatto che in Repubblica Ceca la superficie media è di 0,39 ettari.

Germania

  • La tematica acqua è inclusa come argomento nell’istruzione in Germania. Viene affrontata da un punto di vista tecnico-operativo, oltre che da un punto di vista economico per quanto riguarda il calcolo degli investimenti.
  • Il “Forum sull’irrigazione bavarese” è una piattaforma per informazioni complete sull’irrigazione ecologica ed efficiente in agricoltura, orticoltura e viticoltura.
  • Il progetto fa parte del “Piano d’azione per l’irrigazione” del governo statale bavarese ed è finanziato in parti uguali dal Ministero dell’agricoltura e dal Ministero dell’ambiente.
  • L’obiettivo è ottimizzare l’irrigazione in agricoltura su basi tecnicamente valide ed equilibrate. Allo stesso tempo, una particolare attenzione è rivolta alla compatibilità ambientale e sociale.
  • La rete di irrigazione dell’ALB Bavaria è una rete neutrale di esperti, concetti e contenuti orientati alla pratica agricola con aiuti decisionali concreti per la raccolta dell’acqua rispettosa dell’ambiente e un’irrigazione efficiente e a bassa perdita adattata alle esigenze delle colture.

Italia

  • La formazione a livello di istruzione superiore è fornita da tutte le università italiane. A questo livello sono presenti in tutti i corsi di Scienze Agrarie, Forestali, ma anche di Ingegneria Civile e Ambientale, corsi specifici di Gestione delle risorse idriche, Idraulica agraria e Irrigazione, obbligatori per la qualificazione di ciascun corso di laurea triennale o magistrale a seconda del regolamento didattico italiano.
  • Oltre alle Università, la formazione specifica per i professionisti è erogata anche dalle Federazioni nazionali degli agricoltori, come la CIA (Confederazione Italiana Agricoltori) e Coldiretti, spesso attraverso specifiche agenzie di formazione (come la rete di agenzie CIPA-AT ospitate dalla CIA).
  • Infine, presso gli Istituti Tecnici Agrari Italiani viene erogata una formazione specifica in materia di irrigazione e gestione delle risorse idriche.
  • Alcuni soggetti coinvolti nel settore dell’istruzione degli agricoltori:
    • CIA. L’organizzazione dispone di un istituto di formazione interno che organizza programmi di educazione permanente per gli agricoltori. Circa 1.400.000 persone usufruiscono dei servizi offerti da Cia-Agricoltori Italiani durante l’anno, attraverso la consulenza e l’assistenza dei suoi professionisti.
    • CIPA-AT Grosseto è il settore della CIA Grosseto per offrire servizi di Formazione Professionale, sviluppa e gestisce progetti per la Valorizzazione del Territorio e per le Imprese della Maremma Toscana.

Spagna

  •  
  • L’offerta formativa è finalizzata allo sviluppo degli aspetti tecnici dell’uso e della gestione dell’acqua. Questa formazione deve essere integrata con piani per aumentare la consapevolezza del ruolo che gli agricoltori hanno nella gestione dell’acqua, al fine di lavorare gradualmente verso un suo uso più efficiente.
  • La formazione deve coniugare aspetti tecnici e buone pratiche. Alcuni argomenti formativi per un uso più efficiente dell’acqua sono:
    1. Conoscenze generali sull’acqua in natura,
    2. Scarsità idrica. Consapevolezza del problema,
    3. Legislazione. Uso legale dell’acqua,
    4. Uso sostenibile dell’acqua da parte delle colture:
      1. Bilancio idrico del suolo,
      2. Determinazione dei fabbisogni colturali,
      3. Efficienza irrigua,
    5. Qualità dell’acqua di irrigazione:
      1. Parametri,
      2. Influenza dei sistemi di irrigazione, del suolo e delle colture,
    6. Tecnologie e gestione dell’irrigazione:
      1. Agricoltura di precisione (sensori),
      2. Sistemi di irrigazione (infrastruttura e automazione),
      3. Strategie di gestione,
    7. Fornitura di fertilizzanti e prodotti chimici tramite irrigazione,
    8. Caratteristiche di irrigazione,
    9. Strategie irrigue per le colture: oliveti, agrumi, barbabietola da zucchero, cotone, riso, alberi da frutto, cereali, foraggere, ecc.
    10. Irrigazione a deficit controllato.

Studi/ricerche attuali e/o revisioni accademiche

Belgio

A causa delle giurisdizioni fortemente divise e frammentate del Belgio, non esistono studi specifici che esaminino gli effetti della siccità a livello nazionale. Tuttavia, a livello comunale, provinciale e regionale, esistono studi che esaminano la siccità. Ad esempio, la regione delle Fiandre sta attualmente sviluppando uno studio, così come la provincia del Limburgo che ha già prodotto uno studio specifico sulla siccità per la sua zona (Meuris, 2020).

Tali studi possono essere eseguiti dall’organo giurisdizionale (comune, provincia o regione) per mezzo
di istituti, oppure possono venire delegate società private per permettere un’azione politica più accurata.
In effetti, le aziende idriche e delle acque reflue conducono i propri studi sulla gestione dell’acqua e su come
è influenzata da fenomeni di siccità passati, presenti e future.

Oltre a questo, anche i dipartimenti federali del Belgio lavorano su questa problematica, in particolare
il Dipartimento dell’Ambiente, responsabile della pubblicazione del rapporto ambientale annuale in cui stanno aumentando i contenuti relativi alla siccità e alla gestione delle acque.

Infine, ci sono anche diverse ONG che lavorano a fianco di questi organismi governativi su studi relativi alla siccità, ricevendo aiuti finanziari o lavorando insieme a esperti governativi (Meuris, 2020).

Cipro

Le linee di ricerca affrontate nel corso del tempo dalla sezione Risorse Naturali e Ambiente dell’ARI (sezione Risorse Naturali e Ambiente, riguardano l’irrigazione e la fertilizzazione delle colture, la fertilità del suolo, l’applicazione di nuove tecnologie nelle serre, l’utilizzo delle acque reflue trattate per l’irrigazione e l’utilizzo delle energie rinnovabili in agricoltura. I metodi e le tecniche promosse nel campo dell’irrigazione e della fertilizzazione sono le più ampiamente applicate da parte degli agricoltori. I risultati dell’irrigazione in deficit sono particolarmente utili nei periodi di siccità quando l’irrigazione deve essere limitata. In particolare, i dati di ricerca a lungo termine hanno consentito l’accettazione del riutilizzo delle acque reflue trattate per l’irrigazione, e hanno anche costituito la base per il quadro legislativo.

Una parte importante del lavoro di ricerca viene svolta nell’ambito di programmi competitivi (partner o capofila) di varie agenzie di finanziamento, come l’Unione europea, la Fondazione per la ricerca e l’innovazione di Cipro.

L’ARI ha sviluppato uno strumento online per il calcolo del fabbisogno idrico mensile per località e coltura a Cipro (sezione Risorse naturali e ambiente, n.d.). Lo strumento ARI ad accesso libero facilita l’uso sostenibile dell’acqua da parte degli agricoltori prendendo decisioni valide sulla programmazione dell’irrigazione. In questo senso, è possibile mitigare lo stress da siccità e ridurre gli impatti sulla produttività delle colture dei cambiamenti climatici.

Repubblica Ceca

I progetti di ricerca incentrati sul problema della siccità possono essere trovati sul sito web specializzato inserendo la parola chiave “siccità”. Nell’elenco si trovano ben 86 progetti che trattano problematiche di risorse idriche, gestione dell’acqua e siccità. Di seguito una selezione dei più rilevanti:

  • Intersucho – lanciato nel 2012 (prima del più grande periodo di siccità in Repubblica Ceca nel 2015).
  • RainPRAGUE – propone un sistema di misure interconnesse nell’ambiente rurale e urbano.
  • Acqua – Siccità – ritenzione idrica nel paesaggio.
  • Siccità nel paesaggio – strategie per la protezione dagli effetti negativi della siccità nella Repubblica Ceca.
  • XEROS: estrema siccità europea – una sintesi multimodello di eventi passati, presenti e futuri.
  • Storie di siccità – un progetto di ricerca dell’Università “Charles” è un progetto multidisciplinare che combina scienze naturali e sociali (antropologia, sociologia, ecologia del paesaggio, bioclimatologia, geografia), che mira a capire come la società ceca risponde ai cambiamenti nell’ambiente naturale a causa della siccità.
  • SIM4NEXUS: Ripristino del paesaggio per mitigare e adattarsi ai cambiamenti climatici – questo progetto mira a valutare gli impatti a lungo termine sull’intera società dell’uso delle risorse e delle politiche in Repubblica Ceca, Slovacchia e Germania orientale.
  • Smart Regions – Modellazione delle informazioni di edifici e insediamenti, tecnologia e infrastrutture per lo sviluppo sostenibile. L’obiettivo principale del progetto è istituire e gestire un centro di competenza per le soluzioni “Smart Regions”, in grado di creare efficacemente un sistema informativo per il processo decisionale strategico e definire il potenziale energetico della regione.

Germania

Sei organizzazioni della ricerca sul clima e della comunicazione sul clima basata sulla scienza – German Climate Consortium, German Meteorological Society, German Weather Service, Extreme Weather Congress Hamburg, Helmholtz Climate Initiative, klimafakten.de – hanno riassunto le scoperte scientifiche più importanti sul cambiamento climatico. Il fact paper con quattro capitoli conferma che l’attuale riscaldamento globale di circa 1°C è un dato di fatto e l’attività umana è la ragione principale.

Nonostante 30 anni di politica climatica internazionale, sempre più gas serra continuano ad accumularsi nell’atmosfera e ad intensificare i cambiamenti climatici, e anche il recente lockdown dovuto alla pandemia non ha cambiato questo. Sono necessari cambiamenti strutturali durevoli e profondi in tutti i settori della società, dal sistema energetico all’uso del suolo e alle infrastrutture, come delineato nella relazione speciale del Gruppo intergovernativo di esperti sui cambiamenti climatici sul riscaldamento globale. Più tardi iniziano questi cambiamenti, più difficile sarà rallentare il cambiamento climatico ed evitare cambiamenti irreversibili. I massicci finanziamenti che devono essere investiti per affrontare la crisi dovuta alla pandemia sono un’opportunità per iniziare subito questi cambiamenti strutturali.

Italia

Il sistema universitario italiano è per lo più basato su università multidisciplinari (a differenza, ad esempio, del sistema olandese, con Università specializzate per ogni argomento), per questo motivo i ricercatori dei settori citati sono presenti in quasi tutte le istituzioni del Paese.

I ricercatori del settore sono attivi in molteplici associazioni scientifiche, ovvero:

  • L’Associazione Italiana di Ingegneria Agraria (AIIA)
  • Associazione Italiana Agrometeorologia (AIAM)
  • Il Comitato Italiano della Commissione Internazionale per l’Irrigazione e il Drenaggio (ITAL-ICID)
  • Il Gruppo Italiano di Idraulica (GII)
  • La Società Italiana di Idrologia (SII)
  • Il Gruppo Studi sull’Irrigazione (GRUSI)

Tutte le associazioni hanno tenuto convegni nazionali in cui i problemi legati alla siccità sono considerati uno dei temi principali.

I principali convegni accademici che si occupano di irrigazione possono essere considerati:

  • Convegni AIIA, Convegno GII, Convegno Nazionale di Idraulica e Strutture Idrauliche.

Spagna

  • Il Piano Nazionale per l’Adattamento ai Cambiamenti Climatici (PNACC) 2021-2030 è lo strumento di pianificazione di base per promuovere un’azione coordinata contro gli effetti del cambiamento climatico in Spagna. Il suo obiettivo principale è evitare o ridurre i danni presenti e futuri derivanti dal cambiamento climatico e costruire un’economia e una società più resilienti.
  • Il Sistema di Governance dell’Acqua in Spagna è un esempio della capacità di adattamento attraverso un sistema basato su pianificazione, partecipazione pubblica e sviluppo tecnologico e innovazione. Il Libro Verde sulla Governance dell’Acqua è stato redatto con l’obiettivo di generare proposte di miglioramento in collaborazione con attori istituzionali e altri portatori d’interesse.
  • Il Piano Idrologico Nazionale pone le basi per la gestione pianificata della siccità attraverso i Piani Speciali per la Siccità. Pertanto, al fine di minimizzare gli impatti ambientali, economici e sociali di possibili situazioni di siccità, viene istituito un sistema globale di indicatori idrologici in modo da prevedere tali situazioni e fungere da riferimento generale per gli enti di bacino per la dichiarazione formale di situazioni di allerta e possibile siccità.

Progetti esistenti

Belgio

Nelle Fiandre esiste un programma chiamato Water-Land-Schap che mira a risolvere problemi idrici nelle aree rurali in stretta collaborazione con agricoltori, imprese, residenti e gestori del paesaggio. Il risultato previsto del programma è ottenere un’agricoltura più forte, un approvvigionamento idrico sostenibile, una buona qualità dell’acqua, una raccolta dell’acqua in eccesso sia nell’ambiente costruito che nei sistemi naturali e un paesaggio più resiliente.

Nel Waasland, nelle Fiandre orientali, il progetto “Barbierbeek connects” mira a creare zone cuscinetto lungo il Barbierbeek lavorando insieme agli agricoltori e trovando soluzioni ai loro problemi nella gestione dell’acqua.

Cipro

Serre MED. L’obiettivo era migliorare le capacità di eco-innovazione degli attori pubblici e privati nel settore delle serre attraverso una cooperazione transnazionale più forte, il trasferimento di conoscenze e reti migliori tra enti di ricerca, imprese, autorità pubbliche e società civili.

ORGANIKO LIFE +. Il progetto ha avuto una durata di 4 anni (2015-2019). L’obiettivo del progetto era dimostrare i vantaggi comparativi dell’agricoltura e dei prodotti biologici rispetto a quelli convenzionali utilizzando indicatori di efficienza di mitigazione dei cambiamenti climatici, qualità agronomica e ambientale, riduzione dell’esposizione dei bambini ai pesticidi nella dieta e promozione di un’alimentazione sana per una migliore salute dei bambini.

Adapt2Change LIFE+. Adattare la produzione agricola ai cambiamenti climatici e all’approvvigionamento idrico limitato. Il progetto è iniziato nel 2010 con una durata di 72 mesi. Gli obiettivi principali erano ridurre al minimo l’uso di acqua dolce per la produzione agricola e introdurre il metodo di riuso dell’acqua in un sistema serra chiuso.

ERANETMED- CrITERIA. Mirato ad assistere le organizzazioni di gestione delle risorse idriche e gli utenti dell’acqua nel processo decisionale quando si affronta la scarsità d’acqua, i cambiamenti climatici e l’inquinamento dell’acqua.

SWOSOIP. Sistema di irrigazione intelligente per ottimizzare il processo di irrigazione. Il progetto di ricerca, finanziato dall’Agenzia Spaziale Europea, riguarda la realizzazione di un “contatore” dell’acqua intelligente che riceverà i dati dai satelliti per l’irrigazione automatica di alcune colture e sarà svolto nell’area di Achelia a Paphos.

Repubblica Ceca

Ci sono molti progetti rilevanti incentrati su una migliore gestione dell’acqua in agricoltura:

  • Metodologia per la valutazione del fabbisogno idrico delle colture agricole a fini irrigui. Questa metodologia descrive le basi teoriche e fornisce procedure pratiche relative alla determinazione dei bilanci di umidità e all’ottimizzazione dei quantitativi di irrigazione per le colture agricole in varie condizioni e considerando il cambiamento climatico nella Repubblica Ceca.
  • Smart landscape Amálieil progetto dell’Agenzia per la Tecnologia della Repubblica Ceca (TA ČR) beta è patrocinato dal Ministero dell’Ambiente della Repubblica Ceca e realizzato dal CULS.
  • La gestione generale delle acque del paesaggio cecoil progetto avviato dalla Camera agraria (cioè dagli stessi agricoltori), si è concluso nel 2018. Il progetto mirava a mappare la completa minaccia alla siccità della Repubblica Ceca (compresa l’identificazione dell’8% delle zone più a rischio). Nella seconda fase, doveva essere stabilita una cooperazione con quattro cooperative agricole in Repubblica Ceca per creare quattro fattorie modello, dove sono state pianificate diverse misure di adattamento per prevenire la siccità (ad es. irrigazione, colture, agrotecnologia).

Germania

  • È stato lanciato il Progetto Modello ‒ Fattorie “dimostrative” al fine di aumentare l’efficienza della tecnologia di irrigazione e della gestione dell’irrigazione nella produzione di ortaggi in pieno campo in modo da contribuire allo sviluppo di una strategia per la protezione delle acque sotterranee e il loro utilizzo sostenibile.
  • Progetto di ricerca ‒ Sviluppo di un aiuto decisionale automatizzato per un’irrigazione efficiente ed economica in orticoltura con l’obiettivo di ottimizzare la distribuzione dell’acqua e l’utilizzo dell’azoto.

Italia

  • In Italia esistono progetti che si stanno concentrando sul tema della gestione delle acque nell’ambito del programma H2020 come H2020 MOSES, H2020 SWAMP, H2020 FATIMA.
  • Ci sono anche progetti incentrati sulla gestione dell’acqua e sulla siccità che vengono realizzati nell’ambito di diversi programmi: WATERAGRI, IRRINET – IRRIFRAME, PON – Water4AgriFood, PRIN, HANDYWATER, H2Olivo, IRIDA, ERA-NET, JPI OPERA.
  • Nella Regione Emilia-Romagna sono presenti esempi di progetti tra cui: POR FESR – POSITIVE, POR FESR – S30.

Spagna

Come riportato in “Istituzioni, livelli, corsi che si occupano di gestione dell’acqua”, ci sono diversi progetti in corso sulla gestione dell’acqua in agricoltura, come l’Osservatorio nazionale sull’irrigazione, il Centro nazionale per le tecnologie dell’irrigazione (CENTER) o il Sistema informativo agroclimatico per l’irrigazione (SIAR).

Prospettive future

Sfide e prospettive future di cambiamenti per gli agricoltori

L’agricoltore ha un ruolo molto più importante di quello che in genere gli viene attribuito nella lotta alla siccità. Le principali sfide per gli agricoltori sono:

  1. Essere in grado di trattenere l’acqua nei suoli agricoli durante le piogge torrenziali. Tuttora questo fatto, comprese le sue conseguenze negative, è considerato come di “forza maggiore”, ma è possibile con accorgimenti tecnici trattenere le acque di ruscellamento, soprattutto favorendo l’infiltrazione d’acqua nel suolo e il suo stoccaggio in apposite strutture.
  2. L’agricoltore deve capire perché sia necessario adottare tali misure. Quest’acqua piovana non trattenuta causa successivamente problemi di erosione. Finora, le misure chiave per la cattura dell’acqua sono state progettate solo volontariamente e attuate su piccola scala.
  3. Essere in grado di trattenere l’acqua durante i periodi di siccità utilizzando un sistema di invasi, gestendoli e utilizzandoli principalmente per l’irrigazione.
  4. Imparare a controllare l’irrigazione secondo le conoscenze scientifiche. L’irrigazione supplementare significa che l’irrigazione è fornita solo in relazione alla quantità di precipitazioni durante l’anno e allo stadio di sviluppo delle colture coltivate.

Conclusione

Gli agricoltori devono affrontare le sfide portate dai cambiamenti climatici. È vero che in alcune circostanze
ci potranno essere degli impatti positivi, ma complessivamente gli impatti negativi saranno prevalenti.

Il cambiamento climatico porta con sé il rischio crescente di perdite nel rendimento delle coltivazioni dovute
a stress da siccità o eventi estremi come tempeste, forti piogge, grandine e inondazioni.

In futuro la siccità, se non adeguatamente affrontata, potrebbe causare disordini sociali e instabilità politica, oltre a portare gravi problemi economici alle comunità rurali, ma non solo in queste.

In uno scenario climatico di aumento della temperatura fino a 3°C entro il 2100, viene stimato che le perdite economiche dovute alla siccità potrebbero essere cinque volte maggiori rispetto a quelle attuali (Cammalleri et al., 2020). Considerando le perdite in termini di servizi ecosistemici, difficili da monetizzare, le perdite potrebbero essere ancora maggiori.

In sintesi, è possibile affermare che una grande sfida per gli stati e per gli agricoltori sarà quella di valutare costi
e benefici sia delle funzioni produttive (rendimento delle colture) sia delle funzioni non produttive (qualità del suolo
e dell’acqua, resilienza a siccità e inondazioni), soprattutto in una prospettiva di lungo termine. Sebbene la produzione (materie prime, cibo, energia, legno…) rimane una funzione fondamentale, l’agricoltura deve anche garantire altri servizi ecosistemici come la preservazione della biodiversità, la protezione del suolo e delle acque e la resilienza alla siccità. Al momento gli sforzi si concentrano principalmente sugli aspetti produttivi, e di conseguenza le condizioni del suolo, della vegetazione e dell’approvvigionamento idrico sono per lo più insostenibili. Tuttavia, non è nemmeno possibile concentrarsi unilateralmente solo sulle funzioni non produttive, perché così l’agricoltura europea perderebbe competitività.

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